Kai Zen meets Evangelion

Segnalo “Eine Anime für Alle und Keinen”, una serie di sette post pubblicati su Kaizenology: 1 2 3 4 5 6 7.
I sette post formano un saggio pubblicato sotto licenza creative commons, “Neon Genesis Evangelion – Un anime per tutti e per nessuno”, che è contenuto anche in Pop Filosofia, il volume a cura di Simone Regazzoni uscito per Il Nuovo Melangolo.

Quello che segue è un estratto dal secondo post della serie:

Già da subito, lo scontro tra l’angelo Sachiel e l’Eva 01 (1- L’attacco dell’Angelo, 2 – Soffitti sconosciuti) potrebbe essere letto, parzialmente ma legittimamente, come una riflessione sul tema dell’altro. Chi è l’altro? Cosa comporta venire in contatto con l’altro? Cosa cerco nell’altro?

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Molosso e forme di vita – parte seconda

Il molosso. Passato e forme di vita. Il nostro presunto realismo, che è reale senso comune, non solo tende a ignorare la possibile natura aliena delle forme di vita passate (che poi in realtà il nostro presunto realismo tende semplicemente a ignorare il passato), ma tende anche ad accorciare il passato. Il molosso no: il suo passato è enorme, sconfinato. Dopo un breve capitolo, ambientato in epoca a noi quasi contemporanea – che sfocia in un finale visionario e ci ricorda, come Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci, che dal nostro mondo la magia è scomparsa, se è scomparsa, solo l’altro ieri –, la leggenda del cane sacro è ripercorsa attraverso i racconti di persone appartenute alle più diverse civiltà, otto capitoli: dal giovane superstite d’una razza d’uomo estinta a un guardiano di porci stanziato presso le paludi a ridosso dell’Appennino: Carabba ci rammenta che quelle che noi chiamiamo preistoria, protostoria e antichità sono periodi lunghissimi, rispetto ai quali l’arco di tempo che va dall’antichità classica al nostro presente è brevissimo: dunque quante vite, quante civiltà, quanti modi di vedere il mondo si sono succeduti?

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Molosso e forme di vita – parte prima

Il molosso. La traduzione. Noi continuiamo a tradurre la Fisica di Aristotele e, in qualche modo, capiamo quello che c’è scritto; ma è possibile che noi non siamo – né possiamo far rivivere in noi – la stessa forma di vita dell’uomo che viveva ai tempi di Aristotele: lo stato cognitivo, lo stato emotivo, il linguaggio, le credenze, la biologia formano una complessità organica dalla quale appare impossibile separare uno o più elementi. Ora, le credenze sul mondo espresse nella Fisica di Aristotele sono per noi incondivisibili, dunque lo stato mentale dell’uomo che viveva ai tempi di Aristotele ci è precluso, però di fatto noi traduciamo la Fisica di Aristotele: capiamo il significato delle parole che vi sono scritte e il significato delle connessioni tra quelle parole. Procediamo in uno spazio di traducibilità, un sottoinsieme comune tra noi e Aristotele, un sottoinsieme probabilmente molto esiguo, sia rispetto alla nostra totalità antropologica sia rispetto alla totalità antropologica di Aristotele.

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Nuovo ColMensa a Firenze e nel mondo

L’immaginazione al dovere è il nuovo numero di Collettivomensa. Letteratura, fumetti, foto e disegni di Walter Giordano, Vanni Santoni, Valerio Aiuti, Tuono Pettinato, Squaz, Simone Nigraz Pontieri, Simone Lucciola, Simone Cortese, Silvio Giordano, Sara Pavan, Rocco Lombardi, Riccardo Mannelli, Pino Casamassima, Peppe Fiore, Pentolino, Matteo Salimbeni, Massimo Pasca, Marco Purè, Marco Margarito, Marco Corona, Maicol e Mirco, Luca Batoni, Laura Giardino, Jacopo Nacci, Ivan Manuppelli, Isabella Nazzarri, Iacopo Barison, Gregorio Magini, Giulio Giordano, Giorgio Vasta, Gianni Solla, Francesco D’Isa, Francesco Cattani, Elena Rapa, Edoardo Olmi, Dottor Pira, Davide Reviati, Davide Garota, Claudia Ragusa e Andrea Coffami. Dentro c’è il nuovo episodio di Dreadlock.

La rivista verrà presentata ufficialmente a Firenze, l’11 Maggio alla Cité in Borgo San Frediano. Da quel giorno sarà acquistabile lì, mentre per i non fiorentini è possibile richiederla via email a collettivomensa@yahoo.it.

Per dare un’occhiata a qualche anteprima de L’immaginazione al dovere: clicca qui e qui.

Per scaricare gratuitamente il numero precedente, Non si esce vivi dall’underground, in pdf, clicca qui.

Se vuoi dare un’occhiata programma completo della serata alla Cité, tutta a cura di Collettivomensa: Continua a leggere questo post