Lo zelo e la guerra aperta

Lo zelo e la guerra aperta

E invece tu, all’improvviso, con le bottiglie di bianco nelle mani, capisci che lo sai, che lo hai sempre saputo, e che è questo tutto ciò che hai sempre cercato di dire a Luca, senza che lui capisse mai. Lo sai perché conosci il sangue gelido della materia, la polvere delle strade sterrate, la spina dorsale che ti tradisce prima dei trentacinque anni, conosci la disperazione delle campagne stuprate dal cemento gettato e poi abbandonato, conosci chi lo spazio mentale per dare un senso alle cose non lo ha mai avuto, e chi non si è più ricordato come prendersi cura di sé e si è lasciato andare, lo sai perché conosci il dolore, gli animali schiacciati dalle macchine sull’asfalto, i sogni dell’adolescenza che muoiono contro i muri del reale, conosci la morte, conosci una poesia disperata che non hai mai saputo dire, la parte di te che non è stata riconosciuta, e non ha trovato un abbraccio.

Cooperativa di narrazione popolare (CNP) è stata un progetto di scrittura collettiva realizzato da Ilaria Giannini, Jacopo Nacci ed Enrico Piscitelli.
Lo zelo e la guerra aperta (2012) è la prima e unica opera della CNP, ed è composto da tre racconti legati tra loro:
☻ Ilaria Giannini, “Inadatto al volo”
☻ Jacopo Nacci, “Radici”
☻ Enrico Piscitelli, “Eppure sembrava che fosse finita”
ed è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.

Licenza Creative Commons

 

Scarica Lo zelo e la guerra aperta

 

Sostieni Yattaran

 

Recensioni

Una scrittura pulita, semplice, diretta e, per fortuna, corretta. Che non solo non ci sta mai male, ma che è la base minima per una buona lettura. E fresca. Contrariamente alla sensazione di vetustà che sale dalle scartoffie dell’ufficio del comune e contrariamente anche allo sfinimento che ti sale alla testa quando capisci i meccanismi che stanno dietro all’ufficetto di provincia. E alle battute dei Pravettoni sui laureati – camerieri. E alle solite storie che ricordo ancora quando senza di lui sorridevo, ma ormai, dopo tanto tempo.
▷ S.A. recensisce LZELGA su Taccuino all’idrogeno

Tre autori (Jacopo Nacci, Ilaria Giannini, Enrico Piscitelli) per tre storie che gettano tre sguardi diversi, ma complementari, sulle vite di Luca e Michela, coppia precaria sia nel lavoro che nella vita affettiva. Tre sguardi che, per riprendere il nome del progetto (Cooperativa di Narrazione Popolare) cooperano, ossia lavorano insieme, ciascuno da una posizione diversa, per cercare di scalfire, o quanto meno ridisegnare con le parole il Moloch dell’assurdo quotidiano.
▷ Matteo Pascoletti recensisce LZELGA su Scrittori Precari

Accade che diventa precario anche il passato che non riesce ad accordarsi con il presente, perché il presente si fa estraneo al concetto di futuro, alla capacità di immaginarlo, il futuro, e di farlo coincidere con i sogni ed i desideri. Non dovrebbe succedere. Ma può succedere. Accade che diventano precari anche i desideri. Succede. Si diventa precari dentro.
▷ Mia Parissi recensisce LZELGA su Blockmianotes