Fuori (due)

Anonimo, Inferno

O luce delle luci, nella quale, all’inizio, io posi la mia fiducia, ascolta, luce, la mia penitenza! Cattivi pensieri sono penetrati in me, salvami, luce!
Guardai, o luce, alle parti inferiori e vidi una luce; pensai: voglio recarmi in quel luogo e prendere quella luce.
Andai, e mi trovai nelle tenebre del caos inferiore, ma non fui più in condizione di affrettarmi a uscirne per ritornare al mio luogo; mi oppressero, infatti, tutte le emanazioni dell’Arrogante, e la forza dall’aspetto di leone mi tolse la luce che era in me.
Alzai grida di aiuto, ma la mia voce non proruppe dalle tenebre. Guardai in alto affinché mi venisse aiuto da quella luce nella quale avevo posto fiducia.
Allorché guardai in alto, vidi tutti gli arconti degli eoni che, numerosi, guardavano giù verso di me e si rallegravano: non avevo fatto loro alcun male, essi mi odiavano senza motivo.
Quando le emanazioni dell’Arrogante videro che gli arconti degli eoni si rallegravano a mie spese, compresero che gli arconti degli eoni non sarebbero venuti in mio aiuto. Quelle emanazioni, che mi opprimevano con forza, si fecero coraggio e mi sottrassero la luce, che io non avevo preso da loro.
[…]
Di mezzo al caos e di mezzo alle tenebre, la mia forza guardò fuori: aspettavo che venisse il mio compagno e combattesse per me, ma non è venuto.

Pistis Sophia, 32, 2-5; 21

Fuori (uno)

Giovanni da Modena, Inferno

Pietro intanto se ne stava seduto fuori nell’atrio. Una serva gli si avvicinò e gli disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo». Ma egli negò innanzi a tutti dicendo: «Non so quel che tu dica». E, mentre si dirigeva verso il vestibolo per uscire, lo vide un’altra serva che disse a quelli ch’erano lì: «Costui era con Gesù, il Nazareno». Ma egli negò una seconda volta con giuramento: «Non conosco quell’uomo». Poco dopo quelli che erano lì si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Certamente anche tu devi essere di quelli, difatti anche il tuo modo di parlare ti dà a riconoscere». Allora incominciò a imprecare e spergiurare: «Io non conosco quell’uomo!». E subito un gallo cantò. Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

Matteo, 26, 69-75