De rerum paura (episodio 2)

L’assunto (2) secondo l’osservazione dei comportamenti

Il concetto di “natura” di Callicle è, come dire, “naturalistico”: probabilmente non ci starebbero dentro i computer, non si capisce quale sia lo statuto “naturale” degli uomini, forse non è chiaro nemmeno quello degli alveari, per non parlare delle dighe dei castori. Instaurando questa distinzione, in cui l’uomo appare come questo animale un po’ a metà tra l’animale e non si sa bene cosa, egli sembra cercare nella “natura” animale extra-umana qualcosa che doveva esserci anche nell’uomo prima che esso si corrompesse con la civiltà. In altri termini, come si è detto, egli sembra prendere a modello i fenomeni comportamentali del mondo animale.
Bene. Come funziona la costruzione della categoria di “naturale” secondo l’osservazione dei fenomeni del mondo animale? A quali fenomeni ci si riferisce? Tipici di quali specie naturali? Se Callicle mi rispondessse “degli animali non umani”, non traviati dall’artificialità della legge, potrei rispondergli che, per esempio, è cosa nota e documentata l’omosessualità presso i bonobo e altre specie. Callicle potrebbe allora regredire nella scala evolutiva alla ricerca di animali ancora meno “sociali”, e io potrei con buona ragione chiedergli se non sia lui ad andare contro natura, nel voler far dell’uomo una raganella.

Continua a leggere questo post

De rerum paura (episodio 1)

Assume Callicle

Duemila e circa quattrocentocinquanta anni fa alcuni sofisti contestavano l’ipocrisia e l’artificialità delle leggi umane, denunciando la loro mancata analogia con le “leggi di natura”. Platone ci ha lasciato, nel Gorgia, un meraviglioso affresco di questa tendenza critica, personificata in uno dei più temibili avversari di Socrate: Callicle.
Secondo Callicle, superuomo antelitteram, la “legge di natura” è la legge del più forte, mentre la legge degli uomini è la legge dei deboli. Tanti e deboli. Nelle parole di Callicle si avverte chiara la distinzione tra la rettitudine e la devianza, tra la salute e la malattia, tra la forza dell’uomo ferino e la debolezza dell’uomo civilizzato. Le sue convinzioni nascono da un’osservazione dei fenomeni “naturali”, con particolare riferimento alle altre specie animali. Da questa osservazione, Callicle trae la conclusione che conformarsi alle “leggi di natura”, e quindi, secondo lui, alla “vera natura umana”, significhi, per l’individuo, perseguire la ricerca del proprio bene, che per Callicle equivale al piacere, con ogni mezzo che egli abbia a disposizione. Per Callicle in una condotta del genere non v’è nulla di immorale: è “natura”. Rispettare le leggi e la collettività è solo un modo per non avere guai, dato che, purtroppo, le leggi esistono.
La morale di Callicle si basa su tre assunti:
1) che vi sia una “natura della specie”: la ricerca dell’utile e del piacere;
2) che siano possibili altri comportamenti: il rispetto del debole, la rinuncia al piacere;
3) che sia una buona etica il conformarsi a questa “natura”.

Continua a leggere questo post

Call Center from Mars III

– Buongiorno dottoressa, la chiamo dalla Brìllar, ci occupiamo di climatizzazione, stiamo proponendo delle consulenze gratuite a chi volesse valutare le nostre proposte prima dell’estate. Lei è già climatizzata?
– Interessante. Può mandarmi un fax con l’offerta?
– Veramente dottoressa la chiamo da un call center e non dispongo di un fax, posso fissarle un appuntamento con il nostro consulente che dopo un sopralluogo le esporrà le possibili soluzioni.
– Ah, ecco, capisco. Be’, se intanto mi mandasse un fax con la vostra offerta.
– Vede, dottoressa, come le ho già detto non dispongo di un fax, e inoltre l’offerta dipende dal tipo di climatizzatore e finché il nostro consulente non prende visione dell’ambiente da climatizzare non le possiamo dire nulla.
– Uhm, sì, ora mi è chiaro, se intanto potesse mandarmi un fax…
– Dottoressa: non posso mandarle il fax, non ho niente per mandarle il fax, non ho nessun fax da mandarle. Arrivederla, eh?
– Ma perché…
Clic.

Continua a leggere questo post

Principi di devozione I

Pubblico in vista il Principio di devozione del Narrator Ingegnere Pierpaolo Figanera che gentilmente sacrifica ai lettori di questo blog – e altri devoti spinge alla condivisione delle storie – il racconto della sua esperienza allorché sorprese se stesso in cammino sulla via della devozione modiana.

Era la mia prima estate indiana. Compivo quell’anno diciott’anni e mio fratello Paolo filosofeggiava alla finestra rullandosi una altra sigaretta. Dalla altra stanza, fuori dalla camera, non veniva alcun rumore ma c’era lo stesso aria di festa in casa. Qualche giorno prima, il vecchio Belarus a muro era stato venduto per due milioni e mezzo ed, ora, girava carta moneta come non se ne vedeva da tempo. Paolo portava, in quel tempo, i capelli ricci, orrendamente tinti di biondo, con un enorme “cocco” in avanti ed un codino piccolissimo strizzato dietro da un elastico giallo. Era la copia perfetta di Martin Gore ossigenato e, non a caso, entrambi si dilettavano – con ottimi risultati – alle tastiere. Quel pomeriggio, parlandoci di Parmenide e del suo primo esame all’università, era venuto a trovarci anche Il Sork che aveva rimediato il tabacco originale della Camel e non quello – putrescente – che già veniva messo nelle nuove bionde con la scritta blu di cui tutti si lamentavano. Rifiutare non si poteva.

Continua a leggere questo post

Oltre Ultra

Ci ho messo dieci anni a digerire Ultra. Considerando che quest’estate festeggerò i miei primi diciott’anni di devozione non è poco. Quando ebbi terminato il primo ascolto non ci misi molto a decidere che la decadenza era arrivata. Mi domandai, addolorato, ciò che mi domando da allora ogni volta che esce un nuovo album: per quale assurdo motivo avete deciso di farci questo? perché non vi siete sciolti dopo Songs Of Faith And Devotion, lasciandoci una carriera devastante, un mosaico di capolavori al quale era impossibile aggiungere alcunché, un’eredità di cui andare fieri, camminando a testa alta? perché ora devono venirci i brividi ogni volta che viene annunciato un nuovo album o, anche solo, qualche rockettaro vi infila tra i suoi gruppi preferiti?
Oggi Ultra è un album che, a volte, mi fa quasi venire voglia di ascoltarlo. Riesco a perdonargli quella specie di chitarra alisincéins che disturba la godevole fruizione di Useless, riesco a non pensare ai CSI quando in Home compare la stessa – evidentemente indispensabile – chitarra. Riesco a rendermi conto che It’s No Good, Barrel Of A Gun, Useless e Home sono delle buone canzoni dei DM. Riesco a rendermi conto che sospettare che la stupenda Sister Of Night sia uno scarto di Violator equivale, coi tempi che corrono, a tirarsi pugnalate al cuore da soli.

Continua a leggere questo post

La malvagità del bene – Mao Dante di Go Nagai

Non sia permesso ai demoni di infestare la terra con la loro iniqua presenza. Per questo i figli di Dio devono prepararsi alla guerra. Brandite il martello della giustizia e sterminate i demoni.

Dio
Mao Dante è un anime di Go Nagai tratto dall’omonimo fumetto del 1971, la cui pubblicazione fu interrotta per tema di blasfemìa. Storia: Belzebù e le sue truppe di demoni e satanisti tentano di risvegliare Dante, il campione dei demoni – un orrendo mostro partorito dai prolifici incubi del maestro – e conquistare la terra. A questo punto si potrebbe credere che la storia si dispiegherà secondo il consueto copione della lotta tra il Bene e il Male, e questo, in effetti, avviene. Solo che qualche puntata più in là cominciano a sorgere i primi dubbi sulla reale differenza tra i due plotoni, dato che i seguaci di Dio si macchiano di nobili crimini pur di vincere la loro battaglia. Eccezionale è la specularità di formule e visioni tra i due fronti:
Avrei voluto possedere la forza per resistere, per non cedere alle lusinghe di Dio, ma io sono un debole, un traditore, confessa Zenon, Signore delle Bestie, passato dalla parte di Dio.
Mentre i due eserciti si scannano facendo scempio di vite umane, ci si domanda quanto meno se la battaglia dei demoni non sia in qualche modo meno ipocrita della battaglia condotta dalla controparte divina. Ogni morale, sembra dire Nagai, ogni ordine, nella sua costituzione e nel suo mantenimento, richiede un sacrificio di vittime delle quali una sola basterebbe per rendere assurdo l’ordine stesso. E, tra due spietati, quello che non mente è in qualche modo meno antipatico – o, si potrebbe dire, più simpatico – di quello che mente.

Continua a leggere questo post

Call Center from Mars I

– Buongiorno signore, la chiamo dalla Brìllar, ci occupiamo di climatizzazione, stiamo proponendo delle consulenze gratuite a chi volesse valutare le nostre proposte prima dell’estate. Lei possiede già un impianto di climatizzazione?
– No, io sono un pensionato!
– Signore, le due cose non si escludono a vicenda.
– Tutto è escluso per me: io sono un pensionato!
– Mi scusi, signore, buong…
Clic.

Continua a leggere questo post

Continuum

Matite spuntate
Maglie ammassate
Piatti ammucchiati
Desktop affollati
Libri impilati
Spicci atterrati
Lenzuola sfasate
Tazze lasciate
Quadri appoggiati
Fogli mischiati
Verdure avariate
Post cominciati
Calzini spaiati
Giorni imburniti
Questi miei giorni
Giorni traditi